Per mostrare e ricordare… dettagli del presepe di quest’anno e del nostro bell’albero di Natale, all’ingresso della scuola, molto apprezzati quest’anno.
Il nuovo albero di Natale è ecologico ed è alto 3 metri e ci sembra ben collocato e addobbato, nel contesto dei festoni e dei pacchetti-regalo e delle figure che accomunano esternamente tutte le nostre aule e laboratori e del grande presepe sulla vetrata sopraluce d’ingresso della scuola, che da anni fa da capanna al nostro augurio di Buone feste.
Il presepe è stato comunemente apprezzato quest’anno e vuol essere un ripensamento, ridimensionamento e “riproporzionamento” dell’idea costruttiva della versione precedente: misura 2 metri di larghezza, 2 di profondità e 2,80 di altezza ma occupa solo 2 metri quadrati, ovvero un tavolo (1,2 x 0,80 metri) e un tavolino rovesciato (in zona Re magi: 0,70 x 0,70 metri) e pochi centimetri lungo la fiancata che mostra all’esterno più facciate di case a schiera, accennando gli spioventi dei rispettivi tetti. La schiena della composizione poggia, come lo scorso anno, sul muretto retrostante con due falde lunghe entrambe 1,10 metri, perché la collocazione del presepe – che viene rispettata, in pratica, dal 2016 – lo pone visibile su tutti i lati.
Quest’anno il presepe presenta, perciò, parti adattate dalle esperienze precedenti e parti decisamente nuove, armonizzate per il comune impiego dei materiali, per le rifiniture in gesso e il dettaglio dei particolari e dei colori a tempera. La casa che chiude la porta dell’abitazione alla Natività ospita, nella stalla voltata a crociera in basso, i protagonisti del Natale. L’angelo invita alla scena dal balcone. Il pastore è all’uscio, nel sottoscala, e si rivolge ad ognuno/a di noi, come anche i Re magi agli ultimi gradini del loro sentiero, prossimi ad arrivare alla cassa e recanti i rispettivi doni, vicini alla fontanella che li può ristorare e che anticipa la vista del Bambino che, sola, come una fresca sorgente li può ripagare della fatica del viaggio. Tutti noi possiamo simbolicamente partecipare, come le candele alle finestre delle case (che ci sono, ma non su ogni davanzale, perché dobbiamo accettare e rispettare se ci sono scelte diverse). Anche stando fuori dal contesto del presepe, la vecchia finestra ad arco acuto del muro a vela (accanto alle case) offre uno scorcio sui Re magi che stanno salendo e, attraverso le inferriate alle finestre della stalla, possiamo sbirciare sugli Ospiti presenti.