LE PAGINE DEL GIORNALINO 2020-2021
| HOME | VITA DELLA SCUOLA | ATTUALITÀ | TEMPO LIBERO | CUCINA | LIBRI | FILM E SERIE TV | MUSICA |
FILM E SERIE TV
Premi Oscar 2021
Chissà se questo è il posto giusto, nel giornalino, per raccontare di questo evento. Forse sì, perché non è una recensione ma potrebbe contribuire a orientare le nostre scelte riguardo film e serie tv dell’ultimo anno.
Pubblicato lunedì 26 aprile 2021
Ieri notte è avvenuta la 93esima edizione degli Oscar,una delle notti più attese per quanto riguarda il mondo cinematografico. Sicuramente l’edizione di quest’anno è stata piena di cambiamenti in parte dovuti alla pandemia che ha portato una serie di restrizioni e variazioni nell’organizzazione di questa cerimonia, ma anche la diversificazione per quanto riguarda le candidature e i vincitori.
È importante ricordare che il premio Oscar, è il premio cinematografico più prestigioso. Ogni anno avviene la cerimonia di premiazione che dagli ultimi decenni si tiene generalmente l’ultima domenica di febbraio o la prima di marzo, ma che quest’anno per via della pandemia è stata posticipata al 25 Aprile.
Le candidature e i vincitori sono decisi dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, organizzazione suddivisa in diciassette rami, ciascuno dei quali rappresenta un settore diverso della produzione cinematografica (all’inizio della sua storia, nel 1927, erano solo cinque: attori, registi, sceneggiatori, tecnici e produttori). Ogni membro ha diritto ad essere in uno solo di quei rami.
Per essere candidato agli Oscar, un film statunitense deve essere stato distribuito nella Contea di Los Angeles e deve essere stato programmato nei cinema per almeno sette giorni consecutivi. Altre categorie sono sottoposte a diverse regole di candidatura. In particolare. tutti i membri votanti sono idonei a selezionare i candidati per la categoria di Premio al Miglior film.
In alcuni casi, per migliorare le probabilità di ricevere degli Oscar e/o altri premi cinematografici, le compagnie cinematografiche arrivano a spendere fino a diversi milioni di dollari in marketing per i loro elettori. Questo penalizza i film di produttori minori, che nonostante siano altrettanto meritevoli, non hanno abbastanza budget per competere con quelli delle grandi compagnie e quindi non ricevono nessun riconoscimento.
Solitamente la cerimonia di premiazione avviene al Dolby Theatre di Los Angeles, un maestoso e iconico teatro situato a Hollywood, in California.
L’edizione di quest’anno è stata piuttosto particolare, in quanto i premi sono stati distribuiti in diverse location: due a Los Angeles, una a Londra e un’altra ventina in collegamento via satellite, c’è stata anche una versione ridotta dell’iconico red carpet con tre fotografi e un numero limitato di giornalisti.
Già negli ultimi anni gli ascolti rivolti a questa serata sono calati e anche per ieri, onestamente, c’è stato poco interessamento, forse a causa dal cambiamento della cerimonia oppure per le candidature di quest’anno che non comprendono molti degli attori più celebri.
Una nota che ha caratterizzato la serata è stato il numero di vincite di donne con origini non americane: Chloé Zhao è la prima donna di origine asiatiche e seconda donna a vincere l’Oscar per miglior regista, oppure Yuh-jung Youn a vincere come miglior attrice non protagonista, diventando la prima donna asiatica a vincere un Oscar dal 1958 e la prima donna coreana a vincere questo premio.
Questi sono solo alcuni esempi, ma dimostrano che il mondo del cinema ha iniziato a fare progressi e aumentare l’inclusività nonostante ci sia ancora molta strada da fare per raggiungere una completa integrazione.
Quest’anno l’Italia si è aggiudicata due candidature: una per la categoria Miglior Canzone con “Io sì (seen)” di Laura Pausini e una per la categoria Miglior Trucco per il film Pinocchio. Sfortunatamente nessuno dei due ha vinto, nonostante la canzone della Pausini fosse tra le favorite stando ai pronostici.
Ecco qui di seguito alcuni tra i vincitori delle categorie più rinomate:
- Miglior film: Nomadland, regia di Chloé Zhao
- Miglior regista: Chloé Zhao – Nomadland
- Miglior attore protagonista: Anthony Hopkins – The Father – Nulla è come sembra (The Father)
- Miglior attrice protagonista: Frances McDormand – Nomadland
- Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah
- Miglior attrice non protagonista: Yoon Yeo-jeong – Minari
- Miglior film d’animazione: Soul – regia di Pete Docter.
Nada Kassame 1R TUR