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VITA DELLA SCUOLA
Q&A sugli sportelli
Peer to Peer!!!
10 domande e 10 risposte per capire finalmente di che cosa si tratta
Pubblicato sabato 17 aprile 2021
Anche quest’anno è stato riproposto, inizialmente su input degli studenti rappresentanti d’Istituto, il progetto degli sportelli “Peer to Peer”, che si distinguono dalle normali ore pomeridiane di ripetizione degli sportelli della scuola perché ad insegnare non sono i nostri professori, ma alcuni studenti che hanno aderito all’invito di fare da tutor!
Il mio intento, qui, è quello di cercare di chiarire alcuni dubbi che possono essere sorti perché – mi dicono – non sono ad oggi molto utilizzati. Ho pensato perciò dieci domande a cui ho cercato di rispondere. Poi il testo è stato riletto dal prof. Milli che, puntualmente, ha stravolto il senso di alcune frasi, dimostrando che quello che pensiamo noi studenti non coincide esattamente con quello che pensano i professori (almeno alcuni: anche qua le correnti di pensiero si moltiplicano).
1. In cosa consiste uno sportello Peer to Peer?
In questi particolari sportelli ad aiutarci a recuperare gli argomenti che non abbiamo compreso a lezione saranno degli studenti volenterosi, magari dei nostri amici. È proprio per questo che si chiamano Peer to Peer: dall’inglese da pari a pari; insomma, da studente a studente!
Anche compagni di classe che vediamo ogni giorno online in video lezione (o in presenza quando torneremo)? Qui i pareri sono discordi. Per questo intanto lascio la risposta in sospeso e ti invito a proseguire con la prossima domanda.
2. Quali studenti hanno diritto ad insegnare?
I tutor che hanno aderito all’iniziativa appartengono tutti al triennio, hanno dovuto ottenere l’approvazione della Dirigente, del coordinatore della classe di appartenenza e dell’insegnante della materia per cui lo studente si rende disponibile a dare ripetizioni. Si trattano quindi di allievi più grandi, formati e preparati per adempiere il loro compito: non c’è il rischio di cadere in cattive mani!
3. Quali studenti hanno diritto a partecipare a questi sportelli?
Tutti ovviamente possono partecipare a questi incontri, senza nessuna restrizione in merito al pagamento del contributo volontario; gli unici requisiti sono semplicemente mettersi d’accordo per tempo e “iscriversi”.
4. Come posso iscrivermi per partecipare?
Per iscriversi basta contattare lo studente tutor attraverso la mail istituzionale, stabilire l’ora dello sportello e assicurarsi la possibilità di svolgerlo (vale anche qui il numero minimo di due studenti per la sua attivazione). Per annullare uno sportello già prenotato è necessario contattare tempestivamente lo studente tutor (entro la sera prima), sempre attraverso la mail istituzionale. Attenzione perché dopo due mancate segnalazioni di assenza non sarà più possibile prendere parte agli incontri per tutto il resto dell’anno scolastico!
5. Quali materie sono disponibili per le ripetizioni?
Le materie a cui è possibile accedere sono Matematica, attualmente con ben quattro tutor a disposizione; poi Italiano, Storia, Inglese, Tedesco, Psicologia e Metodologie operative. Tra queste è presente quella di cui hai più bisogno?
6. È possibile ottenere crediti formativi aderendo al progetto?
È possibile per il tutor ottenere il credito formativo aggiuntivo, che potrà venire assegnato dal Consiglio di classe se avrà svolto almeno sei ore di sportello (altri anni sarebbero state richieste più ore ed era stato previsto, in tal caso, anche un compenso in denaro; per poter cominciare, quest’anno, senza rimandare oltre, si è parlato fin dall’inizio del credito formativo, ma solo per rispettare la competenza del Consiglio d’Istituto a deliberare la componente pecuniaria).
7. È ancora possibile iscriversi per aderire al progetto come tutor?
I tutor avrebbero dovuto proporsi entro la fine di febbraio; veramente pochi, è stata data la possibilità di proporsi anche in marzo, fino a venerdì 26. Ad oggi le iscrizioni sarebbero chiuse… ma forse qualche strappo si potrebbe fare (però siamo già a metà aprile e non è che davanti abbiamo proprio tante settimane di scuola!!!).
Vi invitiamo, se doveste essere ancora interessati, a candidarvi certamente il prossimo anno!
8. Dove verrà svolto lo sportello?
Lo sportello verrà svolto sulla piattaforma Meet, con un link creato dal prof. Milli, a cui bisogna rivolgersi per le necessarie informazioni. Questo perché si usano gli account d’Istituto e a quelli degli studenti non è consentito organizzare Meet ma solo parteciparvi (è proprio una questione tecnica).
9. Come posso ottenere informazioni in merito a giorni, orari, ecc. in cui verranno svolte le lezioni?
Non è stato preso in considerazione, finora, se la disponibilità degli studenti tutor, come quella degli sportelli con i professori, dovesse essere data a giorni e orari fissi. Di fatto la modalità online e la situazione particolare di quest’anno consente flessibilità di date e orario.
10. Perché dovrei preferire uno sportello Peer to Peer ad uno sportello tradizionale?
A questo punto la domanda sorge spontanea: perché dovrei preferire uno sportello svolto da uno studente piuttosto di uno svolto da un insegnante? La domanda è interessante. Il punto di forza di questi sportelli è proprio il fatto che vengono svolti tra studenti, con maggiore facilità di comunicazione e sintonia, permettendo così una migliore analisi e risoluzione delle problematiche individuali. Per questo potreste considerare le ripetizioni svolte in maniera Peer to Peer, se ritenete di voler provare, più efficaci rispetto a quelle svolte da un insegnante!
A questo punto però non ho dato ancora la risposta che è rimasta in sospeso: tra compagni di classe sì o no? La risposta è più no che sì, in realtà. Almeno secondo i professori (o il prof. Milli mi sa). Perché? Le ragioni sono due.
La prima è di ordine tecnico: già rispondendo alla domanda 8 è emerso che gli studenti non sono autorizzati ad avviare Meet con gli account d’Istituto e questa è una esigenza – non solo al Bazoli-Polo ma anche per tutte le scuole che stanno gestendo le lezioni su piattaforme digitali – di correttezza – e poi garanzia di vigilanza dei docenti – sul corretto uso dei dispositivi e di rispetto del comportamento da tenere a scuola (non stiamo qui a ricordare i disagi anche psicologici dovuti alla DAD e non sarebbe corretto esporre gli strumenti didattici della scuola al rischio di comportamenti scorretti di vario genere). Aderire a sportelli Peer to Peer vuol dire, innanzitutto, impegnarsi ancora di più ad essere corretti, perché potrebbero avvenire delle “ispezioni”, ma gli studenti sono soli.
La seconda risposta è di tipo pratico: normalmente docenti – e talvolta Consigli di classe – hanno suggerito e propongono a studenti in difficoltà di fare affidamento a compagni di classe più sicuri e questo impegno viene riconosciuto in via preferenziale e senza ritardi sia nella materia specifica (dal docente) sia nella formulazione del voto di comportamento (dal Consiglio di classe), in sede di scrutinio (e non serve contare le ore, per intenderci). Trovarsi per fare i compiti insieme (che non vuol dire copiarli) o ripassare argomenti di studio e/o verifica fa parte del buon metodo di studio e della socializzazione scolastica, da sempre!
Con gli sportelli Peer to Peer si intende, invece, offrire “un di più” agli studenti che hanno bisogno di acquisire un modo di studiare (siano essi di prima, seconda, terza e… quarta, probabilmente ci fermiamo lì) e l’opportunità – per gli studenti “tutor” – di consolidare conoscenze già acquisite (ripassando argomenti già fatti), mettersi a disposizione e in prova con studenti normalmente più giovani (con la possibilità di vedere riconosciuto ulteriormente il proprio impegno come credito formativo e, se ci sono le condizioni di un minimo di continuità – prima in termini di tempo dello studente quantificata in almeno 6 ore, che di disponibilità economica da parte della scuola – anche come compenso pecuniario).
Mentre le circolari e gli allegati sul sito d’Istituto non riportano più da mesi cognomi e nomi estesi (ma solo le iniziali), nella versione pubblicata sul registro elettronico puoi vedere chi sono i tutor di quest’anno (nell’allegato della circ. n. 347) ed è facile poterli contattare con l’account d’Istituto, da Gmail.
Sperando di aver suggerito in questa occasione le domande più ricorrenti e aver dato le risposte giuste, lascio comunque volentieri – come in circolare – al prof. Milli il compito di saper dare tutte le altre informazioni di cui potresti aver bisogno e di rispondere agli eventuali qui pro quo ancora aperti. Con l’augurio a tutte e tutti di mettercela tutta per finire al meglio anche quest’anno scolastico!!!
Nicola Cima, 4A CAT